Cadere nel pessimismo è più facile di quanto non si creda: una brutta notizia, le cose non vanno come pensavamo, i progetti che abbiamo fatto stanno naufragando. Infine incontriamo un collega o un amico che ci racconta come tutto sta andando a rotoli e andrà sempre peggio. La mente è stanca e viene voglia di mollare tutto. Ma chi ce l’ha fatto fare? Non era meglio rimanere a letto stamattina?
Per non farci contagiare l’umore in modo negativo e compromettere così la nostra creatività e voglia di fare ecco 3 consigli utili:
- Allontaniamoci da tutto ciò che ci sta contagiando negativamente, facciamo una pausa, prendiamoci un piccolo stacco per disinquinare il nostro umore. Distogliamo l’attenzione dal pensiero negativo, facciamo un bel respiro, quindi passiamo al punto successivo.
- Tutto ciò che va male lo fa per dei precisi motivi. Non è il caso che regola il cosmo e la nostra esistenza, se ci mettiamo a ragionare possiamo sicuramente trovare dei motivi precisi per cui le cose non vanno bene. Quindi iniziamo a farci una domanda precisa: Cos’è che non sta funzionando? E successivamente: In che modo posso migliorare la situazione? Solitamente se ci sofferma con calma a pensare a queste due domande, si iniziano a trovare molteplici motivazioni, fattori sui quali possiamo intervenire. Il collega che ci racconta che tutto va male inevitabilmente, sta evitando di dirci in che modo ha fallito. Quali sono i motivi del fallimento di cui sto ascoltando il racconto? Questa semplice domanda evita di farci assorbire l’umore negativo altrui e funziona come una specie di filtro/protezione.
- Tenere sempre a mente un punto: se ci dedichiamo con calma a scovare il motivo del nostro intoppo, potremo cambiare direzione e le cose riprenderanno ad andare bene. Questa è quasi una legge matematica. Spesso le persone invece perseverano nella stessa direzione sperando che le cose migliorino da sole, per poi convincersi che non c’è proprio niente da fare. Spesso mi capita personalmente di arrivare a risolvere un intoppo anche al quinto o sesto tentativo, l’importante è continuare ad andare avanti in modo positivo e propositivo, mantenendo la mente lucida. Se ci si lascia andare ad una visione di impotenza l’umore si guasta irreparabilmente e si arriverà a pensare che non c’è più nulla da fare: questo è il pessimismo.
Un piccolo esercizio mentale: come hai fatto a risolvere l’ultimo grande problema che ti è capitato?
Ti va di raccontarmi la tua storia?