Essere in sovrappeso è uno dei mali del mondo moderno. Da quando il cibo è divenuto disponibile in grandi quantità l’umanità ha iniziato a soffrire di obesità. Una volta si diceva “Omode panza, omo de sostanza”, proprio perché solo chi era ricco poteva permettersi una pancia… piena!

Purtroppo il problema del sovrappeso è prima di tutto un problema fisico in quanto determina difficoltà cardio-circolatorie e un lavoro extra per il corpo che si trova a fare gli straordinari. Per questo è raccomandabile essere entro un certo peso forma che garantisce la salute fisica.

Sotto un punto di vista psicologico l’obesità è spesso associata ad aspetti depressivi e alla bassa autostima, il che determina, soprattutto nelle personalità chiuse, un rifugio nei piaceri del cibo, sostanza disponibile per una gratificazione immediata.

Perché andare dallo psicologo?

Di certo l’aiuto di un dietologo è fondamentale, ma senza che siano stati compresi e rimossi i blocchi e le paure mentali che spingono la persona a mangiare senza darsi un limite e a sfogare a tavola le frustrazioni e i conflitti interiori, a poco serve una dieta se questa poi non viene seguita e soprattutto se la persona non riesce a disimparare una modalità che si è instaurata di affrontare i conflitti e le paure.

Lo psicologo aiuterà la persona a comprendere le proprie difficoltà e a sciogliere i nodi emotivi che la fanno a volte nascondere dietro un’apparenza che diventa anche uno scudo protettivo verso il mondo che viene vissuto come pericoloso e minaccioso.

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