Psicodramma: i fondatori e le origini, in breve

Lo Psicodramma ha origine nel 1921 con Jacob Levi Moreno, psichiatra di origine rumena, che, nella Vienna degli anni venti, scopre l’efficacia che ha per la persona la rappresentazione scenica del suo “vissuto” passato, presente e futuro.

Tale messa in scena permette di avviare, in un contesto protetto e rassicurante, un dialogo percepibile, attivo e costruttivo fra i diversi aspetti della propria vita.
La persona giunge cosi’ ad un piu’ alto livello di coscienza di se’ e di fiducia, e puo’ accedere a modi maggiormente spontanei e creativi nel relazionarsi a se’ e agli altri.

Moreno, sentiva contestualmente gli stimoli provenienti dalla sperimentazione teatrale, dall’interesse per la clinica e la psicopatologia e, non ultima, una forte motivazione al cambiamento sociale e alla difesa dei piu’ deboli.
Queste quattro diverse prospettive (filosofico/ideale, teatrale, clinica e sociale) sono elementi fondanti dello psicodramma.

Psicodramma: i concetti fondamentali

Lo psicodramma e’ un metodo d’approccio psicologico che consente alla persona di esprimere, attraverso la messa in atto sulla scena, le diverse dimensioni della sua vita e di stabilire dei collegamenti costruttivi fra di esse.
Lo psicodramma facilita, grazie alla rappresentazione scenica, lo stabilirsi di un intreccio piu’ armonico tra le esigenze intrapsichiche e le richieste della realta’, e porta alla riscoperta ed alla valorizzazione della propria spontaneita’ e creativita’.

Viene realizzato raccogliendo diversi pazienti in un locale, con uno o due terapeuti.
Ognuno, davanti agli altri, recita una parte, rappresenta un personaggio, che puo’ essere se stesso o un’altra persona, ed espone cosi’ un’esperienza dolorosa, un conflitto, un rapporto difficile, un episodio che ha procurato sofferenza.
La persona e’ messa in condizione di (ri)sperimentare delle situazioni piuttosto che di raccontarle.
La persona puo’ parlare con le diverse parti di se’, parlare con le diverse persone della propria vita (ora interiorizzate), piuttosto che parlare di esse.

Le sessioni di psicodramma possono essere finalizzate alla crescita personale (quando la partecipazione al lavoro psicodrammatico sia essenzialmente orientata alla conoscenza di se’ ed all’armonizzazione delle esigenze interne alla persona con le richieste della realta’) o alla formazione professionale (quando la partecipazione al lavoro psicodrammatico sia orientata primariamente ad acquisire una maggiore competenza nel gestire professionalmente le relazioni interpersonali).

Lo psicodramma e’ dunque un metodo di sviluppo personale basato essenzialmente sulla ‘messa in azione’ dei contenuti del mondo interno.
Nello psicodramma la persona ‘gioca’, concretizzando sulla scena le sue rappresentazioni mentali.

Questo approccio teso a migliorare le relazioni interpersonali consente, grazie all’utilizzo di diverse tecniche proprie della metodologia d’azione (inversione di ruolo, doppio, specchio, soliloquio, sociometria …), lo sblocco di situazioni interiori cristallizzate e ripetitive, la soluzione di problemi e di situazioni di crisi, la ricerca e la scoperta di opzioni alternative rispettose di se’ e dell’altro …

Con questo metodo la persona puo’, grazie allo sviluppo di un dialogo attivo, imboccare la via di un cambiamento che conduce all’autonomia e alla spontaneita’ creativa.

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