È una modalità extra giudiziale di gestione di un conflitto, in cui il mediatore, aiuta le persone cercando di trovare un accordo condiviso.
Che cos’è la mediazione familiare:
È una modalità extra giudiziale di gestione di un conflitto, in cui il mediatore, aiuta le persone cercando di trovare un accordo condiviso. E’ quindi uno spazio dove alternativamente alle vie giudiziarie due persone possono trovare reciproco ascolto ai loro bisogni e il conflitto può essere risolto attraverso la formulazione di un accordo che accontenti il più possibile entrambi.
Il mediatore stimola a guardare al conflitto da un altro punto di vista affinché i due litiganti possano trovare nuovi punti di vista per redimere la controversia in modo costruttivo, cioè costruendo loro un accordo che li soddisfi.
Quando ricorrere alla mediazione familiare:
La mediazione familiare è per le coppie con o senza figli, coniugate o conviventi, in fase di separazione.
Conviene ricorrere alla mediazione familiare quando un conflitto diviene non più gestibile e le parti si ritrovano su posizioni diametralmente opposte tanto che sembra non esserci più possibilità di trovare un accordo che possa soddisfare entrambi.
In cosa consiste la mediazione familiare:
E’ un’opportunità per creare accordi sulla gestione dei figli e un aiuto rivolto ai genitori per fronteggiare aspetti della relazione con i propri figli nella separazione.
Quanto dura la mediazione familiare:
La durata di una mediazione familiare è variabile. Dipende se ha per obiettivo il raggiungimento di un accordo oppure se quello di aiutare le parti a vedere il conflitto sotto diversi punti di vista.
Solitamente può essere fissata in un massimo di dieci incontri così da dare un tempo massimo nel quale le parti si impegnano a pensare al problema in modo differente e a trovare un nuovo modo di poterlo redimere.